Online o nella vita quotidiana, se parliamo di come affrontare l’ansia vediamo spesso che viene identificata come uno stigma, come una specie di disfunzionalità in una società basata esclusivamente sulla performance e il guadagno economico. Eppure noi non siamo fatte e fatte per dove affrontare anche ciò che ci crea del disagio senza porci delle domande, ed è per questo che le forme ansiose dovrebbero non essere prese sottogamba anche se leggere.
L’ansia è un disagio autolimitante che deriva spesso dal contesto culturale e sociale in cui viviamo. A differenza della sana e costruttiva preoccupazione, che ci motiva a cercare soluzioni per problemi reali e presenti, l’ansia si basa frequentemente su pensieri e previsioni di eventi futuri che potrebbero non realizzarsi mai. Questa distinzione è cruciale per comprendere il fenomeno e per individuare strategie efficaci di gestione.
Forme di ansia non cronicizzate e che non portano ad attacchi di panico possono essere affrontate con vari metodi. Queste dinamiche, che spesso sperimentiamo pensando a eventi futuri, possono essere gestite infatti attraverso tecniche di consapevolezza e auto-riflessione. È fondamentale sottolineare, però, che l’ansia cronica e gli attacchi di panico richiedono invece sempre il supporto di specialisti.
L’ansia è comune soprattutto in ambiti collegati alla socialità e alla performance, come può essere il caso degli ambienti universitari, lavorativi o di socialità, soprattutto se inseriti in contesti in cui l’apparire è predominante su empatia e accettazione. Gli esami, le “vendite”, le presentazioni in pubblico e le interazioni sociali possono facilmente innescare stati d’ansia. È essenziale comprendere che il miglior alleato contro l’ansia è la nostra sicurezza interiore.
La consapevolezza, quindi ad esempio la pratica della Mindfulness, o qualsiasi altra tecnica che ci possono consigliare terapeuti e medici, gioca un ruolo chiave nella gestione dell’ansia. Riconoscere i segnali dell’ansia è il primo passo per affrontarla.
La consapevolezza permette di identificare quando i nostri pensieri stanno scivolando verso preoccupazioni irrazionali. La pratica della Mindfulness, che implica focalizzare l’attenzione sul momento presente senza giudizio, si è dimostrata efficace nella riduzione dell’ansia (come evidenziato dalle ricerche di Kabat-Zinn già nel 1994).
Tecniche di rilassamento come la meditazione e il respiro profondo possono aiutare a calmare la mente e a ridurre i sintomi fisici dell’ansia. La preparazione e l’organizzazione sono altre strategie utili: pianificare in anticipo, organizzare il proprio tempo e prepararsi adeguatamente possono ridurre l’ansia legata alla performance. Studi hanno mostrato che l’ansia anticipatoria può essere gestita efficacemente attraverso l’uso di tecniche cognitive comportamentali (Hofmann & Smits, 2008).
Il supporto sociale inoltre è cruciale per affrontare l’ansia. Parlare con amici, familiari o un consulente può fornire una prospettiva diversa e offrire il supporto emotivo necessario.
L’esercizio fisico è un potente alleato contro l’ansia grazie ai suoi numerosi benefici sia biologici che psicologici. Quando si pratica attività fisica, il corpo rilascia endorfine, spesso chiamate “ormoni della felicità”, che agiscono come analgesici naturali e migliorano l’umore. Questo effetto è particolarmente evidente durante esercizi aerobici come corsa, nuoto e ciclismo, che stimolano la produzione di queste sostanze chimiche.
Inoltre, l’esercizio fisico contribuisce a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Alti livelli di cortisolo sono associati a un aumento dell’ansia e dello stress, quindi ridurre la sua presenza nel corpo può avere un impatto positivo sull’ansia.
L’esercizio fisico offre anche vantaggi psicologici significativi: può migliorare l’autostima e la fiducia in sé stessi, contribuendo a un senso di controllo e padronanza delle proprie capacità, elementi fondamentali per affrontare situazioni sociali e di performance dove l’ansia può essere più pronunciata. Inoltre, l’attività fisica può fungere da distrazione dalle preoccupazioni quotidiane, permettendo una pausa mentale dai pensieri ansiosi.
Oltre a migliorare il sonno, un fattore cruciale per il benessere mentale, l’esercizio fisico può anche favorire la socializzazione. Partecipare a sport di squadra o a lezioni di gruppo può aumentare il senso di comunità e appartenenza, riducendo l’isolamento sociale spesso associato all’ansia.
Affrontare l’ansia richiede un approccio multidisciplinare che combina consapevolezza, supporto sociale e tecniche di rilassamento. La sicurezza interiore è il miglior alleato contro l’ansia e, con gli strumenti giusti, possiamo trasformare questo disagio in una forza positiva per la nostra crescita personale e per aiutare chi chiede il nostro consiglio, per il Bene Collettivo.