Nel nostro primo appuntamento abbiamo parlato di come tendiamo a vedere sempre ciò che manca rispetto a ciò che invece c’è e di come questo limiti la nostra capacità di assaporare la felicità. E quindi imparare a godere delle cose belle della vita è sicuramente il primo modo per poter prendere confidenza con quella parola che molto spesso ci sembra così lontana: felicità.
Ecco che nel lato pratico, una delle prime cose da fare è cambiare gli occhiali con cui guardiamo il mondo, le nostre abitudini di pensiero, è importante lavorare su quelli che sono i nostri schemi mentali e per poterlo iniziare a fare in modo autonomo può essere molto utile approcciarsi alla giornata in modo positivo sin dall’inizio. Ringraziare per esserci, per avere l’opportunità per un nuovo giorno.
In situazioni non particolari di vita, dove chiaramente il corpo è messo sotto pressione e lo stress è maggiore, un’ottima modalità per prendere quel contatto con sé stessi per aumentare il neurotrasmettitore del benessere, è quello di dedicarsi all’attività fisica, ricordando che riposo ed esercizio fisico sono due lati della stessa medaglia e che hanno il potere entrambi di ridurre depressione, ansia e stress.
Durante il periodo estivo in particolare passare del tempo all’aperto può essere la perfetta combinazione di combinare il movimento del corpo con la meditazione.
La meditazione infatti, insieme a tutte quelle discipline meditative, si basa sul portare la persona ad imparare a vivere il momento presente, questo aumenta la consapevolezza di sé stessi e di ciò che le circonda. Tutto questo porta il corpo ad attivare processi non solo emotivi ma anche cognitivi ed accettare la vita per quella che è e a respirare.
È possibile meditare anche camminando, per questo un periodo come quello in cui si ha la possibilità di vivere durante l’estate è l’ideale per coniare questi aspetti così importanti per il proprio benessere.
Un altro aspetto da non trascurare a questo proposito è l’alimentazione. Bisognerebbe prestare attenzione non solo a cosa si mangia ma anche a come si mangia. Infatti molto spesso mangiamo senza rendercene conto, anche questo frutto di azioni che compiamo come se fossero automatismi. Facendo questo non c’è ascolto dei nostri bisogno e a padroneggiare sono la velocità e la distrazione. È possibile dedicarsi ad un’alimentazione consapevole, chiamata anche Mindful eating, pratica che ci porta a comprendere che mangiare è un’esperienza in quanto nel farlo si attivano tutti i nostri sensi dando spazio a quella lentezza che ci permette di comprendere anche quando siamo sazi. Quello che otteniamo da questa modalità di alimentarsi è un miglioramento complessivo del nostro rapporto con il cibo, e con noi stessi.
Alcuni consigli per mettere in pratica quanto detto sono ad esempio, mangiare quando effettivamente il corpo lo richiede, quando effettivamente c’è un bisogno dietro la richiesta che non sia dettato dalla noia. In questo ultimo caso può essere utile fare qualcosa per tenersi occupati. Sicuramente l’idratazione gioca un ruolo di primaria importanza in quanto aumenta il senso di sazietà e placa ansia e agitazione. L’acqua gioca un ruolo davvero importante visto che in effetti noi, esseri umani, siamo composti per la maggior parte di essa.
Molto importante è dedicare del tempo di qualità al pasto, senza distrazioni, Il cervello non presta molta attenzione all’atto di mangiare, quindi se durante il pasto facciamo altre attività per lui è come se non avessimo mangiato e ci chiede di rifarlo. Anche la masticazione necessita di essere lenta e tranquilla proprio per i motivi sopracitati.
Noi siamo ciò che mangiamo e quindi è davvero importante prestare attenzione anche a questo aspetto della nostra vita.
Altrettanto importante è curare ciò che è il nostro ambiente esterno, dato non solo dall’effettivo ambiente fisico ma costituito anche dalle persone che ci circondano.
Ebbene, dal feng shui, sino ad ulteriori altre discipline, è noto che il concetto di riordino parli anche di benessere. Mettere in ordine, sistemare aiuta anche a fare ordine dentro di noi, così come anche togliere il superfluo. Ci sono molti studi che collegano proprio l’ordine e la pulizia con la decisione di seguire uno stile di vita orientato sempre più al benessere, siano anche ad aumentare la concentrazione e sostenere la persona durante periodi di vita difficoltosi.
Questo è bene che avvenga anche nei confronti delle persone che scegliamo di vivere. È bene circondarsi di persone in linea con quella che è la nostra vibrazione.
Tutti questi elementi ci ricordano che Essere felici è una scelta, uno stato mentale, non un’emozione. Non dobbiamo essere ossessionati dalla felicità, ma bensì riconoscerla in ciò che già c’è.
A cura della dott.ssa Veronica Pascale
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